Il sucralosio può causare insulino-resistenza

Sebbene i risultati scientifici sui possibili effetti dei dolcificanti a zero calorie siano discordi, negli ultimi anni si è fatta strada l’ipotesi che chi usa dolcificanti possa avere maggiori problemi di salute e di sovrappeso.

Oggi un nuovo studio identifica nel sucralosio, un dolcificante a zero calorie utilizzato in molte bevande e prodotti light da solo o in aggiunta ad altri, un agente che causerebbe insulino-resistenza se associato a un pasto che contiene carboidrati.

IL SUCRALOSIO PUO’ CAUSARE INSULINO-RESISTENZA

Uno studio appena pubblicato sulla rivista Cell Metabolism ha infatti valutato l’impatto sul metabolismo di una serie di dolcificanti.

sucralosio

E ha così scoperto che l’assunzione di sucralosio, di per sé innocua se non viene associato ad alcun cibo, diventa problematica se invece lo stesso dolcificante viene assunto assieme a un alimento che contiene carboidrati, soprattutto semplici. Dunque gli zuccheri.

Il motivo è che il sucralosio riduce la sensibilità all’insulina e da lì compromette l’assorbimento del glucosio.

Questo in parole povere vorrebbe dire che:

  • il corpo non recepisce né il senso di sazietà né il sapore dei cibi che contengono carboidrati in particolar modo se sono dolci, dunque si tende a mangiarne di più o a volerne di più.
  • In secondo luogo quei carboidrati non verrebbero gestiti efficacemente a livello insulinico.

MECCANISMO DI AZIONE DEL SUCRALOSIO

Questa compromissione della risposta insulinica avrebbe effetti a livello dell’asse cervello-intestino.

Ovvero il problema sarebbe a monte, cioè sia a livello di recettori cellulari e aree del cervello sensibili all’azione della dopamina, sia a livello di produzione di incretine, peptidi che controllano la glicemia assieme all’insulina.

I ricercatori hanno notato che questi cambiamenti si verificano da subito.

E adesso si chiedono: le persone che usano abitualmente molti prodotti con sucralosio sono a rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e il sovrappeso?

La risposta potrebbe essere sì se consumano questi prodotti assieme a un pasto che contiene glucosio, quindi in generale assieme a dei carboidrati.

E in particolar modo se questi carboidrati hanno sapore dolce.
Perché in sostanza ne mangerebbero di più e li gestirebbero peggio a livello energetico.

Gli autori, che hanno condotto lo studio su un campione di una cinquantina di ragazzi, citano un altro studio sui topi nutriti a yogurt dolcificati con sucralosio, che mostravano segni di insulino resistenza.

Considerando che lo yogurt contiene naturalmente gli zuccheri del latte, era la combinazione sucralosio-galattosio-glucosio a creare il rischio di sindrome metabolica.
Qui non si parla tanto o solo di bevande light, ma di tutti quei prodotti che contengono sia carboidrati che sucralosio. Biscotti senza zucchero, creme senza zucchero eccetera.

Si fa avanti perciò l’ipotesi che i precedenti studi che avevano trovato un legame tra l’uso dei dolcificanti e una maggiore sensazione di fame fossero corretti.

Mentre quelli che hanno smentito questa ipotesi probabilmente non hanno mai preso in esame il solo sucralosio in abbinamento ai carboidrati: come per questo studio.

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