Il fruttosio fa male? La risposta di D come dieta

FRUTTOSIO E ACIDO URICO.

Il fruttosio aumenta le concentrazioni di acido urico, e questo non solo porta al rischio di gotta, ma causa uno stress alle cellule. Per questo motivo, le concentrazioni di acido urico sono anche associate a un maggiore rischio di insulino resistenza e obesità.
Anche qui però dobbiamo fare delle distinzioni.
L’acido urico aumenta anche con un consumo maggiore di proteine e/o alcol.
Uno studio del 2003 sottolineava che gli studi sugli animali avevano portato a queste conclusioni, ma gli studi sulle persone avevano portato a risultati “poco chiari”.

Uno studio epidemiologico del 2008 aveva considerato le concentrazioni di acido urico e fruttosio nelle persone. Si è visto che il maggior rischio era per chi consumava bevande zuccherate ogni giorno, e un rischio minore per chi consumava mele o arance. I limiti sono appunto nel fatto che è uno studio epidemiologico. Anche altri studi si sono soffermati sul fruttosio da bevande zuccherate che si aggiungono agli zuccheri giornalieri assunti. In tutti i casi il rischio è maggiore nelle persone anziane e nelle donne dopo la menopausa.

Una metanalisi che ha compreso oltre 125 mila persone, ha però puntualizzato che non c’era uno studio che parlasse dell’ammontare giornaliero totale del fruttosio in relazione a maggiori livelli di acido urico. Inoltre, quando i ricercatori hanno aggiustato i dati secondo un modello che tenesse conto dell’introito di proteine e carboidrati giornaliero nonché delle calorie complessive, i risultati tra fruttosio e acido urico sono apparsi modesti o non significativi. Essendo la metanalisi una raccolta di tutti gli studi, i ricercatori hanno specificato che l’unico rischio certo è in chi già soffre di iperuricemia o è predisposto.

RICAPITOLIAMO: il fruttosio fa male?

  1. La frutta non fa male.
  2. Il fruttosio contenuto nella frutta non è nocivo come quello delle bibite zuccherate, a meno di non mangiarsi mezzo chilo di frutta tutto in una volta. E anche qui, la conversione di quegli zuccheri in grasso è molto minore di quanto grasso invece trattiene il nostro corpo quando mangiamo cibi grassi.
  3. Chi mangia frutta con frequenza è più magro: questo perché il fruttosio migliora il metabolismo glucidico, e se consumiamo fruttosio con regolarità in dosi normali, anche il nostro intestino riesce a metabolizzare meglio il fruttosio. Special modo al mattino.
  4. Non ci sono rischi reali di un aumento dell’acido urico dalla frutta, semmai dalle bibite zuccherate.
  5. Non ha senso demonizzare la frutta per la paura del fruttosio. E’ la dose a fare il danno. Può esserci più fruttosio in 10 biscotti che in una mela.
  6. Chi ha problemi intestinali e fermentativi con la frutta ricca di fruttosio, può scegliere di assumere frutti che hanno più glucosio. Cioè agrumi, kiwi, banane, melone giallo, ananas, uva. In dosi minori, ovviamente, dunque non superando a volta i 100 grammi. E preferire lo zucchero al miele.