Hai un’intolleranza alimentare? La tua pelle può rivelartelo

Che cos’è una intolleranza alimentare, e in cosa si differenzia da una allergia alimentare? Possiamo essere intolleranti a dei cibi, che ci causano degli effetti collaterali che però non sono equivalenti a una vera e propria reazione allergica: possiamo tuttavia avere dei sintomi fastidiosi, come gonfiore, problemi digestivi e, persino, problemi di pelle.
La pelle delle guance, in particolare, può rivelarci se soffriamo di qualche intolleranza alimentare: se non abbiamo una pelle liscia e compatta in questa zona, ma abbiamo dei brufoletti, una desquamazione, problemi di pelle troppo secca o troppo grassa anche nella cosiddetta “t-zone” (naso, fronte, area delle guance vicino al setto nasale) e abbiamo provato creme e lozioni senza efficacia, e se soprattutto oltre a questi problemi abbiamo spesso gonfiore di pancia e difficoltà di dimagrimento e digestione, forse il nostro problema è di tipo alimentare, come spiega il dottor Jack Davis, dermatologo.
In questo caso, potrebbe essere utile ridurre i cibi che possono scatenare intolleranze alimentari anche nei soggetti non allergici: il dottor Davis dà qualche consiglio in merito, per esempio riducendo i cibi che causano infiammazione.
Ovvero:

1. Ridurre il consumo di glutine, variando la dieta con cereali senza glutine e varietà di riso integrale, e riducendo il consumo di prodotti da forno come taralli, crackers, pane, soprattutto se industriali e lievitati artificialmente.
2. Introdurre delle alternative al latte vaccino, variando la dieta con formaggi e latticini a ridotto contenuto di lattosio come quelli di capra, o introducendo latticini delattosati, o ancora prodotti di origine vegetale come yogurt di soia, di riso, di cocco.
3. Evitare un eccesso di zuccheri, eliminando i prodotti che contengono per esempio troppo fruttosio, come yogurt e snack alla frutta, succhi di frutta, biscotti e altri dolci industriali, ma anche limitando il miele e i frutti ad alto contenuto di fruttosio (in questo articolo ti elenco quelli a basso contenuto di fruttosio).
Non c’è bisogno di eliminare del tutto questi cibi, questo non è un articolo che vuole spingere all’autodiagnosi: ma variare la dieta riducendo questi cibi a favore di uno spettro più ampio di alimenti ci può dare dei benefici anche in termini di metabolismo e dimagrimento. Il mio consiglio è quindi di provare a ridurli in favore di alimenti diversi per due o tre settimane: se il gonfiore si riduce, ci sentiamo più attivi ed energici, e la pelle su guance e fronte appare migliorata, allora siamo nella direzione giusta (e in questo caso qualche accertamento medico può essere indicato).
Per approfondimenti: Dieta contro eczema e problemi di pelle
La dieta delle intolleranze di J.J. Virgin 
Gonfiore di pancia, i cibi che ti curano