Ha iniziato a dimagrire camminando, ecco la sua storia

Camminare fa dimagrire? Andrea Biasci del Project Invictus risponderebbe di “sì, se andate a piedi ad allenarvi” (fonte), ma il punto è che la pratica del camminare ai fini del dimagrimento si è verificata utile in alcuni casi, e inutile in altri, come ho già espresso in questo articolo.
Camminare fa bruciare poche calorie rispetto ad altre attività cardio tipo la corsa: può senza dubbio essere trasformato in uno sport a tutto tondo, ed è quello che succede per esempio con il nordic walking o il fitwalking, ma in generale parliamo di un consumo calorico modesto. Inoltre, come ogni attività cardio, a poco o a nulla vale in termini di ricomposizione corporea: è solo parzialmente allenante per le gambe (fonte) e non incrementa di per sé la massa magra, cioè non stimola la crescita muscolare, se non abbinata ad altre forme di allenamento.
Tuttavia ci sono due considerazioni da fare:
camminare ci permette di ridurre le nostre ore di inattività, quindi è un buon modo di tenersi attivi per esempio nei giorni in cui non ci alleniamo in palestra, dato che difficilmente camminando rischiamo il sovrallenamento.
camminare ha effetti positivi sul metabolismo, sulle difese immunitarie, e non produce una risposta di stress rispetto ad altre attività cardio, come la corsa; inoltre favorisce l’ossigenazione cellulare. A livello metabolico, camminare risulta indicato per tenere sotto controllo la glicemia, per chi soffre di sindrome metabolica o anche di condizione diabetica o prediabietica, tutte condizioni che hanno alla base una insulino-resistenza, a patto che sia fatto con una maggiore intensità (fonte).
E c’è un altro importante vantaggio.
(SEGUE A PAGINA DUE)

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