Gonfiore addominale, combattilo in 10 mosse

Da quando ho il blog di Dcomedieta, moltissime persone mi scrivono chiedendomi cosa fare per il gonfiore addominale e per il grasso addominale in eccesso.

Se dovessi tracciare un identikit della persona che soffre sia di gonfiore addominale che di sovrappeso localizzato al punto vita, in genere sulla pancia (con frequente presenza di gonfiore di stomaco che ovviamente peggiora il problema), questo sarebbe il risultato.

Donna di età superiore ai 40 anni o in condizione di pre-menopausa o menopausa.
Tendenzialmente sedentaria.
Refrattaria a perdere peso con le diete, in una condizione che spesso ricorda l’insulino-resistenza.
Sofferente di gonfiore spesso dopo i pasti e di problemi di regolarità intestinale.

Purtroppo, come scrivo in questo articolo sul colon irritabile, quando su internet leggiamo che il gonfiore addominale si combatte a tavola, con un maggiore apporto di fibre e l’utilizzo di probiotici o fermenti lattici leggiamo una mezza verità.

E’ vero che queste buone abitudini contrastano il gonfiore addominale e riducono anche il grasso localizzato sulla pancia, perché ne riducono le cause (pasti troppo ricchi di carboidrati, flora batterica compromessa eccetera), ma sul primo termine possono causare il problema opposto.
Ovvero aumentare il gonfiore, renderci stitici o scatenarci delle coliche, causarci spasmi addominali.

Questo perché passare da una dieta priva di fibre a una piena di alimenti prebiotici e probiotici è una cosa che occorre fare lentamente.
Ecco i 10 consigli che darei a chiunque soffre del problema di gonfiore addominale e grasso localizzato, senza farlo cadere dalla padella alla brace.

COME COMBATTERE IL GONFIORE ADDOMINALE IN 10 MOSSE

  1. Fare pasti piccoli e frequenti piuttosto che pochi ma abbondanti: per esempio colazione, spuntino, pranzo, spuntino, cena, spuntino.
  2. Limitiamo l’acqua a tavola e beviamola fuori pasto per almeno due litri o un litro e mezzo. La cosa migliore è aggiungere un bicchiere di succo di mela bio diluendolo nell’acqua per favorire l’idratazione aggiungendo dei sali minerali in più.
  3. Non finiamo pranzo e cena con la frutta, ma riserviamola agli spuntini, scegliendo quella meno zuccherina e sbucciandola o cuocendola. Vanno cotte mele, pere, pesche, prugne. Arance e meloni o anguria o fragole non vanno mai mangiate in accompagnamento ad altri tipi di frutta.
  4. A pranzo e a cena mangiamo tendenzialmente dissociato.
    Carboidrati complessi come pasta, riso, pane e patate non vanno mai insieme. Si possono condire con olio e burro più verdure poco fibrose, come zucchine, pomodoro fresco senza pelle, melanzane senza buccia, spinaci, radicchio, funghi, germogli, zucca nelle dosi di 200 grammi massimo. Si possono accompagnare a un pezzetto di grana o parmigiano reggiano.
    Il pasto proteico vede invece un piatto di carne, pesce o uova o formaggi stagionati in accompagnamento a verdure o a un’insalata di songino o valeriana. Al pasto proteico possiamo associare un kiwi, dell’ananas senza la parte centrale, un bicchiere di succo di arancia o in alternativa una fetta di pane tostato e bruschettato.
    Prima del pasto proteico, mangiate un’insalata anti-batterica e disintossicante con una carota spezzettata o grattugiata con un cucchiaino di aceto di mele bio e un cucchiaino raso di olio. In alternativa: 125 grammi di funghi champignon cotti per almeno 40 minuti e ripassati in padella con un cucchiaino di ghee. (SEGUE A PAGINA DUE)

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