Flessibilità metabolica: come migliorare il metabolismo

FLESSIBILITÀ METABOLICA: COME MIGLIORARLA?

  1. Evitare i pasti misti.

    Uno dei problemi che causa una scarsa flessibilità metabolica è avere a disposizione sia un alto contenuto di grassi che un alto contenuto di carboidrati, special modo quando la dieta è normo o ipercalorica.
    Ovvero: la moderna dieta occidentale non è solo ricca di zuccheri, né solo ricca di grassi.
    E’ ricca di entrambi.
    Se ci pensate, moltissimi cibi ad alta densità calorica di tipo industriale così come il cosiddetto junk food (pizza, hamburger) così come molti comfort food (dolci, gelati, patatine) hanno sia molti carboidrati che grassi.
    Questo crea una confusione a livello metabolico (semplifico: se non semplificassi dovrei parlarvi dei mitocondri, del QR cellulare eccetera).
    Il corpo non sa se deve andare in modalità “brucia zuccheri” o in modalità “brucia grassi”.
    Ma poiché secondo l’effetto Randle brucerà per primi gli zuccheri, tenderà ad accumulare i grassi.

  2. Semplificare i pasti in questo modo.

    Quando mangiamo carboidrati (pasta, pane, frutta, patate, zuccheri semplici) evitiamo di caricare il nostro pasto anche di troppi grassi. Dunque dosiamo l’olio, limitiamo cibi grassi come mozzarelle, formaggi stagionati, burro, tagli di carne troppo grassi, semi oleosi.Viceversa, quando vogliamo mangiare cibi molto grassi (mozzarelle, salumi, formaggi, carni rosse dai tagli grassi, avocado, semi), riduciamo i carboidrati, associando invece le proteine (e ovviamente le verdure).
    Dunque se cuciniamo un dolce con molti zuccheri (molta farina, molto zucchero, glasse, eccetera), riduciamo l’apporto di burro, olio, nutella, creme.
    Se mangiamo una pizza, riduciamo i condimenti troppo grassi. Questa regola vale soprattutto per i pasti principali, che hanno un apporto maggiore di calorie. (SEGUE A PAGINA TRE)

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