Epidemia obesità: riguarda anche gli animali

Oggi vi do una notizia piuttosto sconcertante, che però può aiutarci a capire qualcosa sull’epidemia obesità che riguarda il mondo intero, persino i giapponesi.

E cioè che non sono solo gli esseri umani a stare ingrassando, ma anche gli animali.

Se il tasso di obesità nella popolazione umana è raddoppiato dal 1980, se nonostante tutte le diete, le iniziative, le campagne governative, le tasse sullo zucchero eccetera, continuiamo a ingrassare, ebbene, forse davvero non è solo questione di cattiva dieta e sedentarietà.

Gli animali stanno anche ingrassando. Non alla stessa velocità degli esseri umani, ma ci sono degli studi che dimostrano che persino gli animali selvatici che vivono nei Paesi industrializzati sono più grassi di un tempo.

EPIDEMIA OBESITÀ: RIGUARDA ANCHE GLI ANIMALI, SECONDO QUESTI STUDI

Se è normale pensare che gli animali domestici stiano ingrassando, perché alla fine vivono e mangiano secondo quello che danno loro i padroni, già sembra strano pensare che i cavalli sono più grassi del 19% dagli anni Duemila rispetto alle decadi precedenti, come rivela questo studio.
Peggio ancora, un altro studio che ha analizzato 24 popolazioni di animali per un totale di ventimila esemplari, rivela che persino primati e roditori sono più grassi che in passato.

Negli zoo, per esempio, gli animali sono sovrappeso o obesi pur mangiando le stesse cose da decenni, e facendo lo stesso tipo di movimento.
Tra maschi e femmine, gli scimpanzé negli zoo sono ingrassati del 35% in media rispetto ai loro predecessori.
La cosa riguarda anche le specie selvatiche e persino i topi.

DUE IPOTESI CHE NON RIGUARDANO SOLO L’UOMO

Allora se l’obesità riguarda anche gli animali e non solo quelli domestici o in cattività, cosa sta succedendo?
Gli esperti avanzano due ipotesi.

  • La prima è che siamo circondati da interferenti endocrini, ovvero sostanze che in vario modo stanno influenzando negativamente i nostri ormoni.
    Si troverebbero anche nell’aria, nelle emissioni di vario tipo, nel suolo, nell’acqua. E ovviamente in casa.
  • La seconda è che l’obesità è un problema “infettivo”. Per esempio dall’adenovirus 36, che secondo uno studio è legato a un incremento dell’obesità. 

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