Dieta per dismenorrea: 5 nutrienti base

Dieta per dismenorrea: come mangiare per ridurre il dolore dei primi giorni del ciclo?
In questo articolo vediamo come aiutarci dal punto di vista alimentare con quella che viene definita dismenorrea primaria.
Quest’ultima è la dismenorrea non legata a patologie specifiche, come l’endometriosi.

I sintomi della dismenorrea primaria sono crampi, gonfiore, sensazione di forte pressione sul ventre, spasmi ai reni e al basso ventre. Possono essere associati ai disturbi di sindrome premestruale, come emicranie, gonfiore, ritenzione, sensazione di pesantezza, febbre, irritabilità, nausea, vomito.
Molte donne accusano i sintomi di dismenorrea per i primi due giorni del ciclo, e in alcuni casi per tutta la sua durata.

Spesso un’integrazione a base di Dioscorea dal 15 giorno del ciclo fino al giorno del ciclo riduce sia i sintomi della sindrome premestruale che quelli della dismenorrea, in particolare in caso di dominanza estrogenica.

Vediamo ora come la dieta può venirci in aiuto.

DIETA PER DISMENORREA: 5 NUTRIENTI BASE

I nutrienti che devono abbondare se si hanno questi problemi, e che vanno assunti con i cibi giusti già al presentarsi dell’ovulazione, sono il calcio, la vitamina E, il magnesio, la tiamina o vitamina B1 e il manganese.

Nei giorni che vanno dall’ovulazione al cibo è bene seguire questa routine alimentare.

  • Al mattino prima di colazione, occorre bere dell’acqua in cui abbiamo disciolto un panetto di lievito di birra: in un bicchiere di acqua da 200 ml, sciogliere un panetto di lievito di birra, e berlo facendo in modo di lasciare i residui del lievito sul fondo.
    In alternativa si possono acquistare degli integratori a base di lievito di birra in tavolette.
  • Durante il giorno occorre consumare alimenti ricchi di calcio: un pezzetto di Parmigiano Reggiano da 50 grammi in uno dei due pasti, più una mozzarella light oppure 150 grammi di tofu forniscono insieme un quantitativo eccellente di calcio. In alternativa, latte scremato + yogurt greco, formaggi caprini, feta, ricotta, ma avendo questi alimenti meno calcio è opportuno consumarli in più pasti al giorno.
    Il calcio va assolutamente privilegiato nelle due settimane precedenti al ciclo.
    Anche qui: chi non mangia latte e formaggi, può usare un integratore.
  • In aggiunta è bene consumare un uovo al giorno (si può saltare se si consuma della carne di vitello o manzo, o del salmone), una decina di mandorle come snack (o nocciole) e un cucchiaio di olio di oliva a crudo in almeno due pasti. Infine del germe di grano o della pasta di Teff (la trovate al bio) o degli All Bran della Kellogs, più  2 datteri o 10 grammi di cioccolato amaro. Si consiglia di stare più al sole.
  • Da evitare invece i grassi contenuti in salumi, da evitare i fritti e le salse.
  • Spezie come zenzero, cardamomo e cannella sono altamente consigliate, così come agrumi e abbondanti verdure.

Seguendo tutti questi accorgimenti, noterete dei miglioramenti incredibili già dopo i primi due mesi soprattutto nella riduzione del tempo dei dolori, che inizierà a ridursi da due o tre giorni a uno, poi a mezza giornata, fino a limitarsi a qualche ora di fastidio.

DIETA PER DISMENORREA: COSA NON FARE

Ecco 4 cose da non fare invece per non peggiorare i sintomi.

  1. Seguire diete a ridotto contenuto di carboidrati.
  2. Ridurre drasticamente le calorie o allenarsi eccessivamente.
  3. Non mangiare latticini e formaggi e non integrare con alimenti alternativi.
  4. Fare una dieta completamente senza grassi.
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