Non dimagrisci? Ecco la dieta per disfunzione metabolica

Sei a dieta ma non perdi peso? Ti senti condannato ad avere quei chili di troppo e nonostante tu abbia l'impressione di privarti di cibo non soltanto non perdi peso, ma basta un pasto normale a farti prendere un chilo? La causa dei tuoi problemi con la bilancia potrebbe essere una disfunzione metabolica, spiega un medico. Secondo la dottoressa Caroline Cederquist, specializzata in chirurgia bariatrica e autrice di un libro dal titolo "The MD Factor diet", esiste la possibilità che la prima causa per cui non riesci a perdere peso sia una disfunzione metabolica, condizione per cui tendi a ingrassare. Un fattore che potremmo chiamare Sindrome X. Il problema dei chili di troppo secondo la Cederquist infatti non è semplicemente questione di una dieta sbagliata e di una vita sedentaria. A quel punto rimediare sarebbe, non dico un gioco da ragazzi, ma decisamente facile. Basterebbe mangiare meno e meglio e andare a correre o in palestra per aver risolto il problema. Purtroppo le cose non stanno così: esistono dei cambiamenti a livello metabolico che impediscono alle persone di perdere peso. Un problema spesso sottovalutato dagli stessi medici, e che porta all'incapacità del corpo di convertire quello che mangiamo in energia spendibile per l'organismo. Con la logica conseguenza che anziché utilizzare le calorie come energia, noi le convertiamo in grasso di riserva e di contro ci sentiamo sempre stanchi e affamati. La Cederquist lo chiama "Fattore MD" (Md Factor). Vediamo cosa è e come risolverlo. (SEGUE A PAGINA 2) DISFUNZIONE METABOLICA: DI CHE SI TRATTA? Per disfunzione metabolica la dottoressa intende un'eccessiva produzione di insulina o una insulino-resistenza di media gravità che non ha ancora portato a una condizione di diabete di tipo 2. Questa condizione viene da una serie di fattori. Una predisposizione genetica, l'età, la percentuale di grasso viscerale e lo stress, l'abuso di farmaci e una salute compromessa a livello ormonale, ma anche carenze nutrizionali. La dottoressa consiglia per prima cosa di fare delle analisi: T4, T3 e Tsh per la tiroide; vitamina D, vitamina B12 e magnesio per le carenze. Per le donne, infine, il periodo della menopausa può contribuire alla disfuzione metabolica. Nei capitoli successivi, ci sono delle indicazioni alimentari e di stile di vita per correggere questa disfunzione e così migliorare da subito il metabolismo. (SEGUE A PAGINA 3) DISFUNZIONE METABOLICA: COME CURARLA Ma come rimediare alla disfunzione metabolica? Per prima cosa la dottoressa raccomanda di mangiare più proteine, dai 25 grammi di proteine per la donna ai 35 grammi per l'uomo a pasto per colazione, pranzo e cena. In generale, una donna con problemi di disfunzione metabolica non dovrebbe scendere al di sotto dei 100 grammi di proteine al giorno, un uomo al di sotto dei 150 grammi. La dottoressa spiega infatti che chi ha questo problema metabolico non assimila bene gli amminoacidi. La colazione quindi deve prevedere già una buona quota di proteine e non essere saltata. Questa cosa, spiega, non è negoziabile. Anche chi non mangia a colazione deve invece farla. La seconda cosa sono i carboidrati: i cibi che contengono carboidrati andrebbero scelti in base al loro contenuto di fibre, vitamine e sali minerali. Per prima cosa verdure e ortaggi, per seconda cosa i legumi, al terzo posto la frutta e al quarto i cereali integrali. Chi è in una condizione di disfunzione metabolica deve limitare i carboidrati che quindi arrivano a una quota simile a quella delle proteine. Massimo 100 grammi netti al giorno. Infine i grassi. Qui la dottoressa raccomanda di non esagerare. La scelta va dai 40 grammi massimo di grassi per una donna a 60 grammi massimo per un uomo. Dunque in generale si tratta di fare una dieta a bassi grassi. Integratori per la disfunzione metabolica Qui vi cito solo i più importanti. Vitamina D se dalle analisi vediamo una carenza, cromo, acido alfa lipoico e magnesio per aiutare a ridurre la glicemia, ed estratto di tè verde, ad azione metabolica e antiossidante. Se poi risultasse una carenza di vitamina B12, anche in questo caso è meglio integrare. Cromo, magnesio, acido alfa lipoico,ed estratto di tè verde vanno presi quotidianamente. Vitamine D e B12 secondo le indicazioni del medico o comunque non tutti i giorni, ma due o tre volte a settimana. Infine, l'acetilcisteina (NAC), un amminoacido che permette di formare glutatione, un ormone cruciale per il suo ruolo antiossidante. Da ultimo, l'attività fisica Chi soffre di disfunzione metabolica dovrebbe innanzitutto fare passeggiate, e non sessioni intense di attività fisica. Solo dopo che la disfunzione metabolica si sta risolvendo e dimagriamo, possiamo pensare a fare un'ora e mezza di sollevamento pesi a settimana. Alcol, dolcificanti e alimenti con zuccheri aggiunti o con acidi grassi trans sono tassativamente vietati. Vediamo un piano alimentare che combina tutte le cose descritte finora, che permette di perdere un chilo in media a settimana. (SEGUE A PAGINA 4). DISFUNZIONE METABOLICA: LA DIETA La dieta della dottoressa Cederquist per la disfunzione metabolica è in fasi. Tre giorni a bassi carboidrati/menu fase uno. 25 giorni con carboidrati moderati/menu fase due. 6 giorni di mantenimento + un giorno a bassi carboidrati da seguire per due settimane/ menu fase tre. Ripetere con 28 giorni a carboidrati moderati (menu fase due) se si vuole continuare a perdere peso. Infine, piano di mantenimento per 6 giorni + uno a bassi carboidrati per mantenere il peso. MENU FASE UNO. Per 3 giorni (e per un giorno a settimana nella fase di mantenimento) si segue questo menu. In link trovate degli esempi di prodotti per l'integrazione. DIETA FASE UNO Schema da seguire. Integratore di Vitamina D3 (in caso di carenza), integratore di Acido Alfa Lipoico (ALA) e Cromo Picolinato + Compresse di Tè Verde 100%. Colazione con 150 grammi di fiocchi di latte o 170 grammi di yogurt greco o omelette con un uovo + 150 grammi di albumi. Per gli uomini: aggiungere 50 grammi in più di ogni alimento. Stevia, cannella, marmellata Hero Light sono possibili. Caffè o tè. Spuntino: 50 grammi di ricotta light o 30 grammi di formaggio light a scelta o uno yogurt magro o di soia da 125 grammi senza zuccheri aggiunti. Prima di pranzo: integratore di Vitamina B12 (in caso di carenza) e NAC N-Acetil-Cisteina . Pranzo e cena. Verdure a volontà con un cucchiaino di olio. 150/200 grammi (uomini e donne) di carne come vitello, pollo sgrassato, tacchino sgrassato oppure tonno al naturale, platessa, halibut, gamberoni, polpo, calamari, oppure tofu al naturale o seitan o quorn (filetto o macinato). Merenda: una barretta proteica da massimo 35 grammi a ridotto contenuto di zuccheri oppure 170 grammi di yogurt greco scremato con stevia e cannella. La sera prima di coricarsi: integratore di Magnesio Bisglicinato. DIETA FASE DUE Schema da seguire. Colazione: omelette con 150/200 grammi di albumi (donna/uomo)+ 2 fette di prosciutto sgrassato o due uova (+ 50 grammi di albume per gli uomini) con prosciutto sgrassato, mezza arancia o 100 grammi di frutti rossi, caffè o tè. Al posto delle uova: 150 grammi di fiocchi di latte o yogurt greco o quark scremato. 200 grammi per gli uomini. Spuntino. 125 grammi di yogurt magro o di soia ma senza zucchero. Ok stevia e cannella. Pranzo. 120 grammi di carne magra o bresaola per le donne, 150 per gli uomini. 40 grammi di cous cous o riso integrale o quinoa o pasta integrale per le donne o in alternativa pane di segale o 90/130 grammi di patate cotte con la buccia. Per gli uomini: 60 grammi in più di proteine. Verdura a volontà con un cucchiaino di olio. In alternativa alla carne: 100/120 grammi di legumi lessi + verdure + un cucchiaino di olio + 100/120 grammi di seitan o tofu. Se ci sono legumi si saltano i cereali. Merenda. Come lo spuntino oppure con 100 grammi di quark scremato o con 50 grammi di bresaola. Cena. 120 grammi di pesce magro o 100 grammi di feta per le donne o in alternativa l'omelette se non l'abbiamo mangiata al mattino. Verdure e ortaggi a scelta con un cucchiaino di olio + un cucchiaino di maionese light o guacamole. Per gli uomini: 50 grammi in più di proteine. Durante il giorno: fino a 10-12 mandorle o pistacchi o 2-3 noci. Erbe aromatiche, spezie, poco cacao amaro, succo di limone, aceto, senape, salsa di soia: tutti ammessi. DIETA FASE TRE Questo piano si segue per 6 giorni a settimana, il settimo giorno è come nella fase uno. Al mattino al posto dei frutti rossi possiamo mangiare 20/30 grammi (sempre donna/uomo) di cereali integrali da colazione come gli All Bran o i Good Morning oppure due biscotti o due fette biscottate integrali ma senza zuccheri aggiunti. Si segue lo schema della fase due, si dimezzano mandorle o noci nella quantità, si fa uno spuntino a metà mattinata con 100 grammi (120 per gli uomini) di frutta come kiwi, agrumi, frutti rossi, fragole + 100 grammi di yogurt greco scremato o quark scremato. Si aggiungono 100 grammi di frutta, compreso ananas, mela, pesca, pera, a cena se si è donne, 150 se si è uomini. A pranzo si aggiungono 10 grammi in più di cereali o pane. Non si possono fare sgarri per il primo mese. E se si deve continuare a dimagrire, neanche per quello successivo. In caso di sgarri, per esempio pizza o altro, prediligere i carboidrati integrali e fare un giorno in più di dieta della fase uno. In questa fase possiamo usare solo magnesio, cromo, estratto di tè verde e acido alfa lipoico. L'acetilcisteina 2-3 volte a settimana.

DISFUNZIONE METABOLICA: DI CHE SI TRATTA?

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