Disbiosi intestinale: dieta e cura

DISBIOSI INTESTINALE: quali sono gli errori dietetici che portano alla sua insorgenza?
Una dieta poco varia, ricca di zuccheri e carboidrati raffinati, l’abuso di alcol e fumo, l’abuso di farmaci: queste sono le tre condizioni che causano un impoverimento della flora batterica fino alla disbiosi intestinale.
Come ho già detto però, il fai da te è sconsigliato, perché non basta semplicemente assumere più fibre per risolvere il problema.
La prima cosa da fare è ridurre in ogni modo lo stress digestivo, di modo da limitare i fenomeni fermentativi tipici della disbiosi, che portano a irregolarità intestinale e pancia gonfia.
Si può procedere quindi secondo due direzioni con l’alimentazione. 

DISBIOSI INTESTINALE E DIETA DISSOCIATA
La più semplice è fare una dieta dissociata con pasti piccoli e frequenti, che non caricano troppo l’apparato digestivo. 
Per esempio, colazione con pane e burro di mandorle o bruschetta di pane tostato con olio, o fette biscottate con poco burro di qualità e poca marmellata, con latte vegetale (avena, riso, mandorla), poco caffè o una tazza di tè; pranzo con poca pasta al dente, da associare a ortaggi poco fibrosi e olio/olio di cocco/burro, pasto che possiamo terminare con un paio di noci o una manciata di mandorle e una tisana ai semi di finocchio; cena con una sola risorsa di proteine a scelta (carne o pesce o formaggi stagionati da pecora o capra oppure uova: da evitare per il momento i legumi se ci causano gonfiore di pancia, e prodotti come il seitan che, per la sua elevata presenza di glutine, può risultare difficile da digerire), associata a verdure in foglia (spinaci, insalata, bietola e cicoria, da cui abbiamo rimosso le coste più dure), ben cotta e ripassata in padella con olio o burro.
Spuntini a base di frutta (sbucciata) oppure yogurt (delattosato, greco o di capra) devono essere fatti lontano dai pasti principali, e non è il caso di assumere succhi, centrifugati o simili bevande durante o dopo i pasti.
Inoltre è consigliato masticare molto bene mentre si mangia. 
Per saperne di più, leggi: LA DIETA DISSOCIATA FACILE

DISBIOSI INTESTINALE E DIETA LOW FODMAP
La dieta a basso contenuto di cibi fodmap è l’altro intervento alimentare di maggiore successo nei casi di disbiosi intestinale (studio). Consiste in una prima fase di eliminazione di alcuni alimenti che causano maggiormente fermentazione intestinale, e che verranno reintrodotti in misura minore e con le giuste combinazioni solo quando la fase più critica è passata (qualche settimana). Per saperne di più, ecco un articolo in cui ti spiego la dieta fodmap in versione semplificata. 

Alcuni cibi funzionali nel trattamento della disbiosi intestinale: i trigliceridi a catena media, che troviamo nell’olio di cocco per lo più, nel burro e nei formaggi (da evitare tuttavia quelli vaccini) possono essere un valido aiuto contro la disbiosi intestinale (studio), in particolare in quei soggetti che soffrono di sovrappeso.