Dieta ricca di grassi: aumenta fame e rischio di diabete

DIETA RICCA DI GRASSI E AUMENTO DELLA FAME

L’ipotalamo per intenderci è quella parte del nostro cervello e sistema nervoso che regola sia il metabolismo che i segnali di fame, sazietà, sonno, eccetera. Immaginatelo come il regista del nostro metabolismo, che influenza gli ormoni e la maniera in cui il nostro corpo brucia energie o le conserva in grasso. Fin qui tutto chiaro? Bene.

Il terzo studio di cui parlavo prima spiega che una dieta ricca di grassi danneggia le cellule della microglia nell’ipotalamo, che in sostanza sono implicate nella nostra risposta immunitaria. E si torna così all’ipotesi immunitaria che è stata avanzata già dai due studi precedenti.  Li spinge a produrre una proteina, la UCP2. Questa in teoria è una cosa positiva. Si tratta di una proteina connessa al metabolismo e agli ormoni. Il problema è che questa iper-produzione prodotta dai grassi non fa bene e genera un effetto a cascata nell’ipotalamo.

Come conseguenza, l’ipotalamo invia al corpo segnali di maggiore fame: aumenta l’ormone della fame (grelina) e riduce quello della sazietà (leptina). E lo fa molto velocemente, per cui, dicono gli scienziati, più mangiamo cibi grassi come fritture, salumi eccetera, più avremo fame e non sapremo come controllarci a tavola. Fino ad arrivare a una condizione nota come leptino-resistenza, collegata a sovrappeso e rischio di diabete.
In tutti e tre gli studi vediamo come, per meccanismi diversi, si arriva allo stesso punto. Una dieta ricca di grassi porta a uno stato infiammatorio a livello cellulare e immunitario. Questo provoca sovrappeso, grasso viscerale e diabete.

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