Dieta low-carb: i 4 effetti collaterali e come superarli

Sei a dieta e hai scelto di fare una dieta low-carb? In questo articolo vediamo i principali effetti collaterali di chi segue una dieta low-carb. Ovvero la stitichezza, gli attacchi di fame, il pericolo di riprendere il peso perso e i sintomi da repentina esclusione di carboidrati (mal di testa, debolezza). I consigli che vi indicherò sono validi per ogni tipo di dieta low carb che intendete fare. Tuttavia è importante informare il vostro medico se prevedete di dimagrire usando una dieta low carb. La dieta low carb non è per tutti e in ogni caso non va seguita per oltre le 4-6 settimane. In particolare è da escludere se siete diabetici, se soffrite di cortisolo alto, se avete problemi di colesterolo alto e nella dieta ci sono cibi molto ricchi di colesterolo, se avete problemi a carico della tiroide e ovviamente se sospettate di soffrire di un disordine del comportamento alimentare come il binge eating. Inutile dire che in quest'ultimo caso qualsiasi dieta dimagrante peggiora notevolmente il disordine alimentare. Anche se si stanno assumendo dei farmaci è bene non fare una dieta low carb, in particolare se si assumono farmaci per la pressione alta, anticoagulanti o farmaci ipoglicemizzanti. Vediamo ora come risolvere i 4 principali effetti collaterali di una dieta low carb. (SEGUE A PAGINA DUE) DIETA LOW-CARB: I PRINCIPALI EFFETTI COLLATERALI E COME SUPERARLI Attacchi di fame, fame di dolci. La dieta low carb è spesso rigida, e come abbiamo visto esclude i carboidrati. Di conseguenza, durante una dieta low carb è assolutamente normale avere fame di dolci. Nel caso delle diete chetogeniche sia senza grassi che ad alto contenuto di grassi, l'effetto della chetosi è anoressizzante, ovvero riduce progressivamente la fame. Ma questo effetto avviene quando siamo in fat-adaptation, ovvero quando il corpo si è abituato a utilizzare pienamente i chetoni come fonte energetica. Perché questo avvenga, possono passare anche due settimane. Come risolvere il problema della fame nervosa se sei a dieta low-carb? Io consiglio bevande a zero calorie, gelatine light della Jell-O che usano i dolcificanti e hanno zero carboidrati e solo 10 calorie. Le trovate su Amazon. Se ne possono mangiare una o due al giorno. Per esempio. Jello Gelatina Jell-O con Un Sapore di Lampone senza Zucchero - 8.5 g Jello Gelatina Jell-O di Ciliegia senza Zucchero.Altro trucco è quello di usare gli shirataki di Konjac (Miracle Noodles, Zen Pasta) 2-3 volte a settimana. Potete aggiungerle al pranzo o alla cena, usando le verdure presenti nel piano come condimento per questi spaghetti di Konjac. I loro carboidrati non vengono assimilati. Infine si possono usare con moderazione delle caramelle completamente senza zucchero. Per esempio le AlpenLiebe senza zucchero. Considerate che se seguite il piano di mantenimento in qualsiasi dieta low-carb potete poi reintrodurre i carboidrati e questo eliminerà il problema. Stitichezza. In alcune diete low carb si consiglia l'uso del germe di grano o di avena per combattere la stitichezza, ma spesso la gente esagera fino a ridurre gli effetti dimagranti della dieta. Ci sono altri modi per combattere la stitichezza in una dieta low-carb. - Un bicchiere di acqua a stomaco vuoto al mattino con un cucchiaino raso di semi di psillio o di chia. Ti consiglio di mettere a bagno i semi la sera prima nell'acqua e poi berli il giorno dopo. - Un cucchiaino di citrati tipo Basenpulver, in acqua al mattino. Valido solo per le mattine in cui la dieta prevede una colazione. - Tisane di semi di finocchio, anice o melissa, che forniscono una blanda azione lassativa. - L'utilizzo degli spaghetti shirataki una o due volte a settimana. - Mezzo bicchiere di acqua acidulata con aceto di mele prima dei pasti proteici. Più due bicchieri di acqua con un cucchiaino raso di bicarbonato a metà mattina e pomeriggio. - Un integratore di sali minerali da prendere al mattino per tutta la durata della dieta. Questo perché spesso la dieta low carb causa uno scompenso elettrolitico. Dunque la stitichezza da low carb è la conseguenza di un effetto disidratante, NON di mancanza di fibre come sentiamo spesso dire. Aggiungere un pizzico in più di sale nei primi giorni della dieta permette una migliore omeostasi corporea dei liquidi. Il bicarbonato di sodio, i citrati, o un multiminerale senza zuccheri aggiunti aiutano tantissimo se non si vuole usare il sale. (SEGUE A PAGINA TRE) DIETA LOW-CARB: I PRINCIPALI EFFETTI COLLATERALI E COME SUPERARLI Debolezza, giramenti di testa. Altro problema tipico della dieta low-carb. Si risolve facendo tre giorni di dieta a ridotto contenuto di carboidrati prima di iniziare la dieta. Per esempio, dal venerdì precedente al primo lunedì della vostra dieta low-carb, mangiate solo due porzioni di frutta e più verdura, ma niente pane, pasta, riso, prodotti da forno e dolci. Questo permette al corpo di regolarsi prima nella fase di esclusione dei carboidrati e di ridurre così questi sintomi, tipici della repentina mancanza di frutta e cereali dalla dieta e in sostanza di zuccheri. Il rischio di riprendere peso, o effetto yo-yo. Questo problema si elimina se il piano di mantenimento dopo la dieta low-carb prevede una graduale reintroduzione dei carboidrati, con circa 20-25 grammi di carboidrati aggiunti a settimana. Questo equivale a un frutto medio al giorno per la prima settimana, del peso di circa 150-200 grammi. O a una banana da 100 grammi. Vanno evitati i regimi low carb che non prevedono il mantenimento o che partono immediatamente da una reintroduzione di carboidrati più alta.

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