Dieta femminile e dieta maschile: diverse?

Secondo dei recenti studi, la dieta femminile e la dieta maschile dovrebbero essere diversificate non solo da un punto di vista calorico (gli uomini hanno bisogno in media di più calorie delle donne, avendo, sempre in media, un metabolismo più alto), ma proprio qualitativo. La dieta femminile e la dieta maschile si differenzierebbero insomma dal punto di vista nutrizionale. 

Ecco come.
Dieta femminile:
– Meno cibi raffinati: le donne sono più sensibili all’impoverimento dei cibi raffinati e all’eccesso di zuccheri, quindi al carico glicemico di certi cibi. Dunque più degli uomini, devono mangiare integrale. O mangiare più frutta e verdura se preferiscono i cibi bianchi. Infatti il consumo di fibre non deve essere eccessivo, e non deve superare i 25/30 gr giornalieri.

In generale, quindi, la differenza di calorie tra uomini e donne deve essere per buona parte in carboidrati (per l’altra in proteine): le donne ne devono mangiare di meno, ma senza arrivare a scompensi come nel caso delle low-carb eterne. Scompensi che però non devono esserci neanche mangiando cibi a indice glicemico elevato: si ha maggior rischio di depressione e fame ansiosa. E, sorpresa sorpresa, anche i pasti troppo grassi sono controindicati, perché le donne li digeriscono con più difficoltà. 

– Più calcio e ferro: le donne hanno bisogno di più latticini e formaggi degli uomini, dunque è meglio non “tagliare” queste categorie di cibi con l’intento di dimagrire. Dopo la menopausa, oltre ai cibi ricchi di calcio, è necessario introdurre nella dieta un maggior numero di cibi contenenti fitoestrogeni, come legumi, semi, cereali in chicco e in particolare prodotti della soia. Stessa cosa per i cibi ricchi di ferro, che non devono mai mancare: bene quindi una bella bistecca ogni tanto, ma anche broccoli, verdura a foglia verde, muesli, lenticchie.

– Meno tagli drastici: sempre più donne stanno soffrendo di tiroide, una condizione spesso silente, e di problemi connessi con la fertilità. Massima attenzione all’apporto nutritivo dei cibi che si mettono nel piatto, più dieta naturale e meno diete drastiche sono aspetti fondamentali di un’alimentazione supportiva della salute della donna. Questo perché già partiamo svantaggiate con un metabolismo più lento e feroce dei maschietti: peggiorare la situazione facendo troppe diete drastiche non è una gran mossa.

– Sì alla colazione: pare che le donne non debbano saltare il primo pasto. Mangiare al mattino favorisce i movimenti peristaltici, e le donne sono più soggette alla stipsi degli uomini. Fare colazione, magari con il giusto apporto di “fibre viscose” (avena, legumi, semi di lino e chia) aiuta.
Vediamo ora come deve essere impostata la dieta maschile.

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