Betaglucani: gli alleati contro colesterolo e glicemia alti

Spesso colesterolo e glicemia alti sono entrambi degli effetti indesiderati del periodo post menopausa nelle donne, della sedentarietà in entrambi i sessi e del sovrappeso sempre in uomini e donne, ma non solo: le persone che soffrono di insulino-resistenza spesso hanno anche problemi di colesterolo alto. Colesterolo alto e iperglicemia sono infatti associati a un aumento del grasso viscerale (la pancetta, per lo più degli uomini), che comporta anche una cattiva funzionalità intestinale ed epatica, e sono spesso conseguenze spiacevoli di un disordine ormonale dovuto a problemi alla tiroide.
Insomma: colesterolo alto e glicemia alta sono un’accoppiata malefica che si presenta abbastanza sovente.
Tra i rimedi, oggi parliamo di un aiuto che ci viene dall’alimentazione, e che è rappresentato dai betaglucani.
I betaglucani sono dei polisaccaridi che si trovano in alcuni alimenti, dove ne rappresentano un componente della parte fibrosa, dunque possiamo dire che sono un tipo di fibre. Essi sono presenti in molti cereali, tra cui frumento, orzo, avena, ma anche nei funghi e nei lieviti. Ora, pare che i betaglucani contenuti nell’orzo e nell’avena siano associati a una riduzione del colesterolo e della glicemia nell’uomo. Qui di sotto, ecco come assumerli nella nostra alimentazione.

BETAGLUCANI, COME INTEGRARLI NELLA DIETA
– assumere caffè d’orzo durante la giornata
– iniziare la mattina con i fiocchi di avena: i fiocchi di avena non sono cereali soffiati, ma chicchi integrali tostati e schiacciati. Aiutano la regolarità, per cui mangiarli di mattina è un’ottima idea. Per esempio:
– frullandoli con un cucchiaio di semi oleoginosi a scelta, un cucchiaio di malto o miele, 200 gr di fiocchi di latte scremato o con yogurt, mezza banana o una pera, tipo crema Budwig.
– sotto forma di muesli
– come porridge, ovvero cuocendo, anche la sera prima, circa 50 gr di fiocchi di avena di acqua o latte (vegetale o normale) e arricchendo il porridge con cacao, miele o dolcificante, pezzi di frutta secca e cannella.
mangiare l’orzo al posto del riso, per esempio in preparazioni come l’orzotto, un orzo “risottato” con brodo e verdure e mantecato con grana o burro, esattamente come il riso. L’orzo si presta bene anche per crocchette e polpette vegetali.
usando metà farina di orzo o di avena in combinazione con quella doppio zero per aggiungere un apporto di fibre integrali e ridurre il carico glicemico nei prodotti da forno: per esempio focacce, pasta frolla, biscotti e torte. Basta fare 50% di farina di orzo e di avena e 50% di farina doppio 0.

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