Antinutrienti di cereali, legumi e vegetali: come ridurli

Cosa sono gli antinutrienti? Gli antinutrienti di cereali, legumi e in generale vegetali (verdura, frutta secca o oleosa e tuberi soprattutto) sono composti fitorganici che vengono così chiamati perché hanno la capacità di legare a sé delle sostanze nutrienti, tra cui proteine, vitamine e sali minerali.

Questo, soprattutto se facciamo una dieta ricca di cereali, legumi, semi e vegetali può portare a sviluppare sia problemi intestinali che carenze nutrizionali. Tra i problemi intestinali, coliche, crampi e gonfiore.
Tra le carenze nutrizionali, carenze di proteine, carenza di zinco, ferro, calcio, magnesio, vitamine del gruppo B, carenze enzimatiche. Alcuni di questi antinutrienti sono infine legati a infiammazioni che vanno a compromettere alla lunga le funzionalità di alcuni organi.

I principali antinutrienti di cereali, legumi e altri vegetali sono: i fitati, le saponine, le lectine, gli ossalati, le esorfine, le sostanze gozzigene e i tannini. Esistono anche antinutrienti di origine sintetica, mentre per quanto riguarda i cibi di origine animale, a parte l’avidina dell’albume mangiato crudo e le esorfine in latte e formaggio, non troviamo antinutrienti, perché questi non passano dall’intestino alla carne degli animali, in generale, né nel loro latte.

In questo articolo vedremo quali conseguenze hanno gli antinutrienti sulla nostra salute, come e quanto si possono ridurre attraverso la corretta preparazione degli alimenti di origine vegetale.

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