Mettersi a dieta in quarantena: una decisione giusta o sbagliata?
Molto probabilmente fare più attenzione a ciò che si mangia è la mossa migliore.

Stare a casa tutto il giorno per chi non è abituato può essere pesante, sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista “calorico”. Con il risultato che molte persone chiuse in casa a seguito del nuovo decreto per il Coronavirus, o fortemente limitate per le uscite che ricordiamo essere di emergenza, finiscano per consolarsi con il cibo.

D’altra parte, come ho spiegato nell’articolo sul come lavorare a casa senza ingrassare, bisogna anche tenere in conto che se non ci organizziamo facendo un po’ di attività fisica tra le mura domestiche il rischio di ingrassare c’è.
Anche mangiando le stesse cose.

Questo perché uscendo ed essendo impegnati al lavoro tutto il giorno, bruciamo calorie.
Che invece non bruciamo stando a casa, o in misura molto minore.

Ma la soluzione c’è. Ovvero capire come stare a dieta in quarantena, spiega il prof. Giorgio Calabrese.

Che non significa mettersi a dieta dimagrante rigida, ma adottare delle semplici misure per evitare di ingrassare.

A DIETA IN QUARANTENA: COME MANGIARE SECONDO IL PROF. CALABRESE

In una recente intervista, il prof. Giorgio Calabrese, il dietologo italiano per eccellenza, ha spiegato che sarebbe meglio ridurre le calorie giornaliere, mangiandone 300 circa in meno.

Questo secondo Dcomedieta vorrebbe dire, per una donna, a seconda dell’età e della conformazione fisica introdurre da un massimo di 1700 calorie giornaliere a un minimo di 1450 calorie circa se si sta a casa.

Ma senza tagliare oltre, perché, spiega sempre il professore, una depressione dovuta allo stare chiusi in casa o uno stato di ansia e paura ci portano comunque a bruciare più calorie. Questo per l’azione di adrenalina e insulina, che ci rubano energie e possono causare stati di debolezza o ipoglicemia.

Vediamo un piano semplice che ci possa aiutare a regolarci in questi giorni. (SEGUE A PAGINA DUE)